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Conferenza

Conservare oggi i semi di domani

La biodiversità agraria dalla ricerca delle colture dimenticate all'agricoltura del futuro
Stefano Padulosi, Isabella Dalla Ragione. Modera: Nora Capozio
Se vi chiedessero quante varietà di patate conoscete, probabilmente non sapreste elencarne più di tre o quattro. In realtà ce ne sono ben 5.000, per non parlare poi delle 120.000 varietà di riso o delle 18.000 varietà di legumi.
Il futuro dell'agricoltura e l'agricoltura del futuro non possono in alcun modo prescindere da questa grande diversità. Questa rappresenta una ricchezza inestimabile per il pianeta e soprattutto per la specie umana, in quanto è la fonte principale del suo sostentamento e benessere.
Mai come oggi la biodiversità agraria è minacciata. Dal 1900 a oggi, circa il 75% della diversità genetica delle colture è andato perduto, principalmente a causa dell'adozione di varietà ad alto rendimento a discapito delle numerose varietà locali.
Gli agricoltori dipendono dalla biodiversità agraria, poiché grazie ad essa possono ottenere varietà vegetali con un valore nutrizionale più alto, capaci di resistere a eventuali malattie e in grado di adattarsi ai mutamenti climatici.
Questo è uno dei motivi fondamentali per cui dobbiamo conservare la diversità. A tal fine, le banche del germoplasma svolgono un ruolo essenziale: esse sono delle vere e proprie 'biblioteche della vita' a cui poter attingere per affrontare le sfide a cui l'agricoltura andrà incontro. Tra queste banche, la più nota al grande pubblico è sicuramente il Global Seed Vault, situata nelle isole Svalbard, dove è custodita la collezione più ampia e completa di semi che l'uomo abbia sviluppato dalla nascita dell'agricoltura.
Ma la biodiversità agraria è conservata anche sul terreno grazie all'opera di piccoli coltivatori che continuano a utilizzare varietà antiche o quasi del tutto dimenticate, un vero patrimonio non solo biologico ma anche culturale.

Biografie

Nora Capozio
Comunicatrice della scienza, attualmente è Associate Expert presso Bioversity International, dove si occupa della campagna globale di comunicazione sulla biodiversità agraria "Diversity for Life". Matematica di formazione, nel 2006 ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Ha svolto attività di comunicazione presso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi e ha collaborato alla realizzazione di documentari sulla storia della chimica in Italia per Rai Educational.

Isabella dalla Ragione
Agronomo, da molti anni si occupa di biodiversità vegetale e in particolare di piante da frutto. Nel 1985 ha fondato l'associazione Archeologia Arborea, per la quale cura l'attività di ricerca e conservazione, oltre alla collezione di fruttiferi locali a Città di Castello. Tra le pubblicazioni, ricordiamo il libro Archeologia Arborea, Diario di due cercatori di piante.

Stefano Padulosi
Ricercatore, esploratore e raccoglitore, ha organizzato e partecipato a missioni internazionali per la raccolta di germoplasma di colture alimentari e dei loro progenitori selvatici in Africa, America Latina e Asia. Dal 2005 è coordinatore del progetto dedicato a biodiversità agraria e benessere presso Bioversity International.


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il 27 ottobre, alle 19:00
La Passeggiata Librocaffè
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Ingresso: Biglietti Festival