Perché quella di Galileo Galilei è una figura ancora così ingombrante? Perché a oltre quattro secoli di distanza il suo caso è ancora così attuale? Quanto quel processo e quella condanna hanno pesato nella società e nella cultura del nostro paese? Il secolo appena trascorso si è aperto e si è chiuso con il tentativo di riconquista della Scienza da parte della Chiesa Cattolica. L'evidenza di questo dato emerge nettamente anche dal progetto di riappropriazione di Galileo e del suo alto valore simbolico attuato dalle gerarchie ecclesiastiche. Dopo la sconfitta del positivismo, il principale eroe della scienza moderna diventava l'obiettivo di una strategia culturale che aveva come scopo quello di mostrare la necessaria concordia tra scienza e fede, larmonia indubitabile tra la verità dei teologi e le verità, seppure parziali e limitate, della scienza umana.
Passato e presente del "caso Galileo", uno dei conflitti più celebri della modernità, sono legati indissolubilmente alla nostra storia politica e culturale; ogni nuovo anniversario galileiano diviene così occasione per tornare a discutere e a riflettere sul destino di questo paese.
Biografie
Massimo Bucciantini
Insegna Storia della scienza all'Università di Siena. Tra le sue pubblicazioni: "Contro Galileo. Alle origini dell'affaire" (Olschki 1995); "Galileo e Keplero" (Einaudi 2003, 2007; Les Belles Lettres 2008); "Italo Calvino e la scienza" (Donzelli 2007). Ha appena curato, insieme a Michele Camerota, il volume "G. Galilei, Scienza e religione. Scritti copernicani" (Donzelli 2009).