Un laboratorio di ecologia che attraverso un curioso mezzo di studio, le borre o boli dei rapaci notturni, consentirà ai ragazzi di sperimentare le tecniche d'indagine ecologica. Analizzando i resti delle prede che verranno estratti dalle borre di alcuni rapaci notturni (barbagianni), si potranno individuare le specie di micromammiferi, piccoli roditori e insettivori, presenti nel territorio, importanti indicatori ecologici che permettono di ricavare informazioni sullo stato dell'ambiente. L'esperienza consente di riconoscere, attraverso i caratteri dei resti cranici rigurgitati, le prede ingoiate dal rapace. Sarà poi possibile studiare, attraverso la catena alimentare del predatore, gli effetti indotti dai cambiamenti climatici nelle popolazioni dell'ambiente considerato. I ragazzi, infine, potranno elaborare e inserire i dati raccolti all'interno di banche dati e capire l'utilità di tali informazioni nello studio ecologico e come ricavare e confrontare indici ecologici.
A cura di
Emanuela Cariani, Responsabile Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
In collaborazione con Elisabetta Tiozzo, collaboratore scientifico volontario del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
Note
Lattività è in collegamento con le linee di ricerca che il Museo conduce in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma, finalizzate a a individuare attraverso lo studio della catena alimentare di questi rapaci la struttura e le dinamiche delle specie di micromammiferi presenti nel territorio, importanti bioindicatori ecologici dello stato dellambiente, e gli effetti indotti dai cambiamenti climatici nellambiente