Festival della Scienza

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Conferenza

Perché non ricordiamo il futuro

Il passaggio del tempo: mito o realtà
Luisa Montecucco, Nino Zanghì
Perché pensiamo di poter viaggiare abbastanza liberamente nello spazio e ritornare al punto di partenza, ma riteniamo di essere molto meno liberi nell'esplorare il tempo? Perché c'è una forte asimmetria tra il ricordo degli eventi passati e l'anticipazione di quelli futuri? Come è possibile che un'esperienza come il passaggio del tempo, così immediata ed essenziale per la vita degli esseri umani, non abbia posto nella descrizione del mondo della fisica moderna? Perché non ricordiamo il futuro?
Sono queste le domande che verranno affrontate nel corso di un dialogo a due voci, con l'obiettivo di coinvolgere le persone presenti sulla base delle loro domande e dei loro commenti. Il colloquio si manterrà in tutte le sue fasi a un livello non tecnico e farà riferimento a idee che sono state discusse nella divulgazione scientifica e filosofica recente.
Al colloquio faranno da sfondo i presupposti e le implicazioni di una conversazione tra il fisico Albert Einstein e il filosofo Rudolf Carnap. Come riporta Carnap nella sua autobiografia, Einstein gli spiegò che se l'esperienza del presente significa qualcosa di molto speciale per gli esseri umani, qualcosa di essenzialmente differente dal futuro e dal passato, questa importante differenza non ha e non può avere alcuna rilevanza per la fisica. Che questa esperienza non possa essere afferrata dalla scienza sembrava a Einstein un fatto inevitabile a cui rassegnarsi. Eppure, come sottolinea Carnap, Einstein concordava con lui nel ritenere che questo non dovesse essere considerato un difetto del concetto fisico di tempo. Ci troviamo quindi di fronte a un dilemma, la cui natura e le cui possibili soluzioni saranno al centro dell'approfondimento.

Biografie

Luisa Montecucco
Docente di Filosofia della mente e Filosofia della scienza presso l'Università di Genova. Ha pubblicato diversi articoli sul rapporto tra immagine scientifica del mondo e immagine di senso comune, principale filo conduttore delle sue ricerche da anni, curando diversi libri sul tema, tra cui "I contesti filosofici della scienza" (La Scuola, 1997); con F. Castellani "Normatività logica e ragionamento di senso comune" (il Mulino, 1998); con E. Agazzi, Complexity and Emergence (World Scientific, 2002).

Nino Zanghì
Docente di Fisica Teorica presso l'Università di Genova, dove negli ultimi anni ha anche insegnato filosofia della scienza. Lavora da molti anni sui fondamenti matematici e concettuali della fisica quantistica e della meccanica statistica, con particolare attenzione alla meccanica bohmiana e alla non-località. Ha pubblicato svariati articoli su riviste internazionali di fisica, fisica-matematica e filosofia della scienza. Ha curato il volume "Chance in Physics" (Springer Lecture Notes in Physics, 2001) ed è autore del libro "La natura delle cose. Introduzione ai fondamenti e alla filosofia della fisica" (Carocci, 2005).
Università di Genova

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Percorso
il futuro delle idee
Da 15 anni
il 28 ottobre, alle 15:00
Aula Polivalente San Salvatore
Piazza Sarzano - Genova
Ingresso: Biglietti Festival
Prenotazione: consigliata