Festival della Scienza

Il microscopio affascina da sempre bambini, insegnanti e studenti universitari. Saper usare un microscopio, preparare i campioni, usare vetrini e pipette, osservare ciò che l'occhio da solo non vede è considerato un grande privilegio, ma soprattutto una difficile arte. Usare il microscopio non è semplice: le difficoltà sono sia di tipo pratico (utilizzo tecnico dello strumento e preparazione dei campioni), sia di tipo interpretativo, non sempre è facile isolare dal contesto, spesso costituito da particelle e oggetti sparsi in tutto il campo visivo, quanto si desidera osservare. Per facilitare le osservazioni dei meno esperti il laboratorio collega al microscopio una telecamera interfacciata al videoproiettore. In questo modo è possibile osservare tutti insieme i microrganismi che si trovano nell'acqua di alcuni ambienti familiari (stagni, fiumi, pozzanghere, sottovasi...) e riconoscerli grazie a un pratico manuale.
Osservare organismi tanto diversi da noi e con i quali non si ha un rapporto di consuetudine rende più disposti a scoprire e imparare; quando ci si rende conto della presenza di organismi viventi nell'acqua, se ne può facilmente riconoscere il valore ecologico e ambientale messo in pericolo dall'inquinamento delle acque. Avvicinandosi alla straordinarietà della vita si getta una delle basi fondamentali per portare avanti scelte e azioni future, tenendo conto anche della loro sostenibilità. Occorre conservare il bene prezioso della vita in tutte le sue forme, anche in quelle che non sono così facilmente alla portata dei nostri sensi ma che comunque svolgono un ruolo importante. Partecipando al laboratorio, i bambini sperimentano una metodologia di osservazione scientifica, e si confrontano con il gruppo condividendo riflessioni e ipotesi.

Universita' di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze umane per la formazione - Gruppo di didattica della biologia, coordinato da Annastella Gambini