Festival della Scienza

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Al via il Festival della Scienza 2009

Venerdì 23 ottobre, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, ha preso il via la settima edizione del Festival della Scienza. Il Presidente Manuela Arata ha annunciato che questo sarà «un Festival pieno di giovani. Parleremo di futuro in un momento di crisi, che ha colpito anche noi. Oggi il Festival è diventato una cosa seria e ogni anno si consolida sempre più. Un grazie a Genova, che ha sposato la scienza». Arata ha dato il benvenuto alla delegazione egiziana, ospite della sesta edizione del Festival della Scienza: «dopo aver ospitato la Cina nel 2008, oggi accogliamo una cultura che ha molto da dirci. Durante il Festival sarà possibile conoscere la storia dell’Egitto, la cucina dei Faraoni e parte della nuova Biblioteca Alessandrina». In sala c’erano anche i precari della ricerca. “Il futuro non appartiene a noi”, recitavano i loro striscioni. Arata ha espresso loro la solidarietà del Festival: «siamo tutti con voi».

«Il Festival della Scienza fa parte della cultura cittadina ed è conosciuto in tutto il mondo», ha esordito il Direttore Vittorio Bo, «il futuro cambia a seconda delle nostre idee. Oggi è incerto e in continuo movimento. Il Festival, che quest’anno sarà diviso in percorsi tematici - il Futuro della Vita, il Futuro della Tecnologia, il Futuro dell'Universo, il Futuro della Natura e il Futuro delle Idee – approfondirà i temi della solitudine, della tecnologia, della medicina, della città del futuro. Questa settima edizione sarà la migliore in assoluto perché andrà oltre la teoria, permettendo a tutti di sperimentare».

«In sette anni il Festival della Scienza ha instaurato una relazione forte ed intensa con la città di Genova», ha commentato la Sindaco Marta Vincenzi, che ha poi salutato la delegazione di studenti provenienti da L’Aquila, «peccato che oggi non ci sia nessun rappresentante del Governo. Genova lo avrebbe meritato», ha aggiunto.

Il Presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto ha commentato: «il Festival della Scienza rappresenta il trionfo della collaborazione tra i giovani, la ricerca e l’industria. Nel nostro territorio esistono competenze scientifiche che molti paesi ci invidiano. Grazie all’IIT (Italian Institute of Technology) molti ricercatori si sono stabiliti a Genova. Giovani, il futuro è vostro».

Anche l’Assessore alla Cultura, Sport e Spettacolo della Regione Liguria Fabio Morchio si è detto entusiasta: «durante i giorni del Festival Genova dà il meglio di sé. Vorremmo vederla così tutto l’anno. Questa manifestazione fa conoscere il capoluogo ligure in tutto il mondo».

Il presidente della Camera di Commercio di Genova Paolo Odone si è rivolto ai giovani e alle loro famiglie: «i nostri laureati devono poter trovare un’occupazione a Genova. Ci sono molti posti di lavoro legati all’ambito scientifico». Maurizio Martelli, il Prorettore dell’Università degli Studi di Genova, ha ribadito: «l’Università copre un ruolo importante nella ricerca e nella formazione, ma anche nel comunicare la scienza. Vogliamo radicare sempre di più la nostra presenza al Festival».

Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Anna Maria Dominici ha osservato: «la partecipazione attiva delle scuole al Festival della Scienza deve continuare. Alcuni anni fa i sondaggi segnalavano il diffuso disinteresse dei giovani nei confronti delle scienze. Oggi le cose sono cambiate e le iscrizioni alla Facoltà di Matematica sono raddoppiate».

Dopo l’inaugurazione, la prima conferenza del Festival della Scienza 2009 è stata tenuta dal Premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier sul tema HIV: Introduzione al futuro.
Il tradizionale percorso inaugurale è partito dalla mostra Beyond. Visions of Planetary Landscapes, al Palazzo della Borsa. Il giornalista e fotografo americano Michael Benson accompagna i visitatori in un viaggio straordinario tra i pianeti del nostro sistema solare. Al centro della sala, un'installazione interattiva di Norimichi Hirakawa propone un modello semplificato di sistema solare in cui compaiono soltanto il Sole e la Terra.

Nei laboratori di Palazzo Ducale, è possibile viaggiare nello spazio in un itinerario fantascientifico. Negli spazi del Munizioniere che ospitano la mostra FantaScienza s’incontra il satellite del CNR Sirio, lanciato nello spazio nel 1977 dalla base americana Cape Canaveral. La Presidente Manuela Arata si entusiasma di fronte a un ologramma simile alla maschera del malvagio personaggio di Guerre Stellari Dart Vader mentre gli ospiti muovono le corde dell’arpa a raggi laser. L’ultima attrazione è il robot di produzione italiana I–Cube: di infantili sembianze, in grado di seguire i movimenti di un oggetto sferico con lo sguardo e muovendo le sue braccia meccaniche.

Nell’altra sala del Munizioniere, la mostra Questo caldo, caldo mondo a cura dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il percorso inizia con una serie di fotografie spettacolari di vulcani, geyser e ghiacciai scattate in Giappone e Islanda; la seconda parte è dedicata all’energia geotermica, in grado di ridurre drasticamente il tasso di anidride carbonica nell’atmosfera. La geotermia è nata in Italia ai primi del Novecento grazie a un esperimento del Principe Ginori Conti; purtroppo gli investimenti nel corso degli anni sono rimasti limitati, impedendo al nostro paese di sfruttare il suo elevato potenziale. All’Auditorium Montale c’è ASIMO, il robot antropomorfo più avanzato al mondo. ASIMO balla, parla, stringe la mano ed è in grado di riconoscere i suoi interlocutori.

Presso la Commenda di Prè la mostra Egitto: passato e futuro. Laboratori didattici, dimostrazioni interattive, l'artigianato egiziano e una sezione espositiva a cura della Biblioteca Alessandrina.

La visita si è conclusa presso la Loggia della Mercanzia di piazza Banchi, che ospita la mostra Domus Archimedea, un museo interattivo dedicato alle scoperte del grande scienziato. Grazie alle macchine in mostra, che sono state progettate e realizzate a Genova, è possibile provare ad applicare i principi scoperti da Archimede.

Genova, 23 ottobre 2009

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