Festival della Scienza

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The SENSEable City: i progetti di Carlo Ratti

Sabato 24 ottobre a Palazzo Ducale, nella Sala del Maggior Consiglio, l'ingegnere e architetto Carlo Ratti, che al MIT di Boston dirige il SENSEable City Laboratory, ha affascinato il pubblico del Festival della Scienza con la sua conferenza dal titolo Città in tempo reale. A introdurlo, il Direttore del Festival Vittorio Bo: «quest’anno al Festival si parla di futuro. Abbiamo dunque immaginato degli scenari, e la città è una dimensione che torna spesso nelle nostre conferenze. Oggi le città sono sempre più abitate. Ratti ci parlerà di tecnologia e futuro».

Il SENSEable City Laboratory spia l’evoluzione delle città: «negli anni Novanta si pensava che la realtà virtuale avrebbe segnato la fine dei centri abitati. Niente di più sbagliato», ha esordito Ratti, «le città sono il motore della rinascita. Oggi più della metà della popolazione mondiale vive in città. Il digitale non ha ucciso lo spazio fisico, ma ha creato nuove possibilità di studio e di riflessione».

Carlo Ratti ha poi presentato alcuni dei suoi progetti più innovativi: «nel 2006, in occasione della Biennale di Venezia, ci siamo concentrati sulle reti di comunicazione: in che modo possono cambiare il modo di vivere la città? Abbiamo raccolto le segnalazioni della rete dei telefoni cellulari di Roma, rendendo visibili i dati su una grande mappa virtuale della città. Abbiamo poi calcolato la densità di pedoni in varie zone della Capitale e il relativo passaggio di autobus. Se questo progetto, basato su un sistema di controlli in tempo reale, venisse adottato, i cittadini potrebbero evitare, ad esempio, di transitare nelle zone più trafficate della città. E gli amministratori, controllando il passaggio dei pedoni, distribuirebbero meglio quello dei bus». Ratti ha pensato ad un robot di nome Aida che, posizionato in macchina, sarebbe più efficiente di un navigatore.

Ratti e la sua equipe hanno poi ideato delle nuove pensiline per la città di Firenze, che diventeranno un vero e proprio punto informativo per i cittadini che attendono i mezzi pubblici: «uno schermo tattile permetterà di scoprire come raggiungere un altro punto della città, segnalerà i tempi di attesa e se c’è il tempo per una pausa caffè prima che arrivi l’autobus».

Tre settimane fa è stato inaugurato a Seattle e a New York un progetto sostenibile, nato da una riflessione sui rifiuti tecnologici, «che spesso non vengono smaltiti nel modo corretto. Abbiamo sviluppato delle etichette che, una volta attaccate ai rifiuti, ci permettono di seguire il loro viaggio e capire dove vanno a finire».

Il progetto realizzato per la città di Zaragoza nel 2008 è legato all’acqua e alla tecnologia: «abbiamo pensato ad un edificio che sostituisce le porte con piccoli pixel di acqua. Tramite alcuni sensori, questi diventano materia viva: l’acqua smette di scorrere al nostro passaggio». È work in progress il progetto legato alle Olimpiadi 2012 di Londra: «abbiamo partecipato al concorso indetto dal Sindaco di Londra Boris Johnson, che vuole costruire un monumento che sopravviva alle Olimpiadi e che al tempo stesso le rappresenti». L’idea di Ratti si chiama The Cloud e vede anche la partecipazione dell’artista Tomas Saraceno. «Si tratterebbe del primo monumento costruito dalla gente, che potrebbe partecipare alla sua costruzione tramite una piccola donazione – 1 pound – tramite internet», ha spiegato Ratti. The Cloud è una struttura che appare sospesa nell’aria, «una grande nuvola trasparente sorretta da due torri altrettanto leggere». Attualmente il progetto ha superato la prima selezione del concorso.

Genova, 24 ottobre 2009

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