Festival della Scienza

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I bambini al Festival della Scienza

Allegri, scalmanati, eccitatissimi. I piccoli visitatori del Festival della Scienza urlano di gioia alla vista dei giochi da provare durante una giornata diversa dal solito. Non i banchi di scuola e il grembiulino, ma una mattina all’aria aperta, tra spettacoli, laboratori ed esperimenti. La classe terza elementare della scuola Maria Mazzini di Genova ha trascorso alcune ore presso il laboratorio di CircoScienza, prodotto dal Festival della Scienza e curato dall'associazione culturale Sarabanda, con la regia di Boris Vecchio.

«Il progetto è attivo da otto anni», spiega Boris Vecchio, «lo scopo delle nostre iniziative è quello di mettere a confronto gli artisti del circo con gli scienziati: le tecniche circensi sono basate sulle leggi fisiche e sui teoremi studiati dai ricercatori». I laboratori di Circoscienza vedono al lavoro equilibristi e giocolieri, acrobati e pagliacci che aiutano i visitatori a conoscere meglio il mondo del circo, sperimentando i trampoli francesi, i fili sospesi, i monocicli, le palline e i piatti cinesi, oppure improvvisandosi clown.

I bambini della Mazzini non stanno più nella pelle: hanno tra gli otto e i nove anni e tanta voglia di volare. Infatti formano una fila ordinata in attesa di essere accompagnati dagli animatori sul trapezio e di arrampicarsi sul tessuto aereo. Pietro ha otto anni e sta aspettando di fare il suo secondo giro sul trapezio: «è divertentissimo», esclama, «anche se tirarsi su con le braccia è un po’ faticoso. Per fortuna che ci sono gli animatori ad aiutarmi. Da grande vorrei imparare a fare bene questi esercizi. Magari diventerò un trapezista!».

«Del circo mi piacciono gli acrobati e i funamboli», si intromette Matteo, otto anni, mentre aspetta il suo turno per il tessuto aereo: «sono al secondo giro. Arrampicarsi è divertente, anche se soffro un po’ di vertigini». «Io da grande voglio fare l’acrobata», dice Elena, otto anni anche lei, «veramente ne ho otto e mezzo», si corregge. I bambini e le bambine della Mazzini sembrano apprezzare gli eventi che il Festival della Scienza ha pensato per loro: «mi è piaciuto moltissimo lo spettacolo del robot ASIMO (presso l’Auditorium Montale), che si muove e balla proprio come una persona vera», racconta ancora Elena. «A me invece è piaciuta la mostra sui terremoti ("Terremoti: il futuro tra prevenzione ed innovazione", ai Magazzini del Cotone), con i suoi simulatori sismici. Sono davvero realistici», interviene Marco, otto anni. La passione per la scienza si semina così…

Genova, 26 ottobre 2009

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