Festival della Scienza

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I laboratori del Festival, per “toccare con mano” la scienza

Come ogni anno il Festival della Scienza dedica grande spazio ai laboratori, curati da animatori preparati e simpatici. Sono tante le scuole che dedicano la mattinata ad una formazione scientifica diversa dal solito. Abbiamo fatto un giro tra i laboratori più interessanti e frequentati del Festival.

L’antico quartiere della Maddalena è una delle nuove location della manifestazione. Il laboratorio 3,2,1... Fuoco!!! di piazza Posta Vecchia occupa uno spazio davvero suggestivo e colorato: i muri della stanza, colorati per l’occasione da Emanuele Bargelli, la fanno assomigliare ad un piccolo centro sociale. Il laboratorio spiega ai ragazzi e alle ragazze delle scuole uno dei quattro elementi fondamentali: il fuoco. La sua importanza nel tempo, i termini ad esso legati che noi tutti utilizziamo nella vita quotidiana (vince chi ne trova di più). E poi i fuochi d’artificio, il fuoco di Sant’Antonio e molto altro. Tanti gli esperimenti, che interessano i piccoli ma anche gli adulti.

I Magazzini dell’Abbondanza di via del Molo, a pochi passi dal Porto Antico, ospitano nove laboratori che trattano i temi più disparati. Fisicando racconta la scienza nella vita quotidiana: come funziona la moka? E i tappi delle bottiglie? I giovani visitatori ascoltano le spiegazioni e tirano ad indovinare, creando una divertente interazione con gli animatori. Time for Nano spiega agli studenti cos’è la nanotecnologia. A cosa serve? E come incide sulla nostra vita? L’animatrice mostra alcuni dei materiali che sono stati creati con le nanotecnologie; poi invita i ragazzi a girare un piccolo video che parteciperà al concorso Time for Nano, inserito in un progetto europeo coordinato dalla Fondazione IDIS - Città della Scienza.

Il laboratorio Mindstake si concentra sul cervello e l’occhio umano. Di cosa è fatto il cervello? I piccoli visitatori, alle prese con alcune illusioni ottiche, giocano con i sensi facendo scoperte sorprendenti.

Un piccolo passo… porta gli studenti ad osservare da vicino la Luna. Una stanza buia e silenziosa, il canto dei grilli in sottofondo e una grande luna proiettata sul soffitto. Non c’è modo migliore per osservarla e riflettere sui suoi colori, sulla sua forma, sui suoi crateri e molto altro. Al termine del percorso, un test per diventare astronauti.

Attacca la fisica propone giochi ed esperimenti con le figurine, che poi vengono regalate ai piccoli visitatori. Ci sono i giochi con l’acqua e poi alcune riflessioni sulla gravità e sulle calamite.


Le fibre vegetali sono invece le protagoniste del laboratorio Guarda che fibra: come sono fatte? Come possono essere utilizzate? Alcuni esperimenti mostrano le fibre al microscopio. Poi si passa ad osservare le proprietà della plastica: cos’è? Quanti tipi di plastica ci sono? Quali proprietà hanno?

Il laboratorio Non la solita Via Lattea si trova in una location davvero affascinante: un Bagno Turco di via del Molo. Gli animatori insegnano ai ragazzi come si fanno il latte, il burro, lo yogurt e la panna. E dopo le spiegazioni un ottimo budino al cioccolato fatto in casa per tutti.

All’interno dell’ex chiesa di Sant’Agostino il laboratorio Naturalmente imparziali porta a ragionare sull’importanza dei microbi attraverso osservazioni al microscopio e spiegazioni sui metodi di studio del Dna. Un tavolo interattivo mostra i nuovi orizzonti aperti dalla metagenomica.

Sempre a Sant’Agostino, Il tempo nelle mele è un viaggio che parte dall’Ottocento e arriva fino ai giorni nostri in compagnia dell’artista Francesco Garnier Valletti, che modellava frutti artificiali. Il tema del laboratorio è la biodiversità nell’ecosistema Terra, che oggi sta scomparendo.

Genova, 28 ottobre 2009

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