Festival della Scienza

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La realtà del tempo e il significato di futuro in cosmologia

Lee Smolin, ospite mercoledì 28 ottobre del Festival della Scienza, è uno dei più grandi fisici contemporanei. Nella sua Lectio magistralis nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, ha affrontato il tema del tempo. «Per i filosofi il tempo è uno degli argomenti più interessanti: secondo Eraclito è qualcosa che scorre (Panta rei), mentre per Parmenide è solo un’illusione», ha spiegato il giornalista Marco Cattaneo nella sua introduzione alla conferenza, «ma ancora oggi non sappiamo cosa sia con esattezza».

«Nell’elaborazione delle mie nuove teorie è stata fondamentale la collaborazione con il filosofo brasiliano Roberto Mangabeira Unger», ha spiegato Smolin, autore del libro L’universo senza stringhe, che poi ha esposto due idee metafisiche con le quali dissente: «molti miei colleghi che si occupano di cosmologia e fisica fondamentale ritengono che il tempo non sia reale, e che l’esperienza del tempo che passa sia un’illusione; ritengono inoltre che il nostro non sia l’unico universo, ma che ne esistano molti e ognuno sia governato in modo casuale da leggi naturali diverse. Queste due idee sono errate e portano la fisica e la cosmologia in una direzione sbagliata».

Secondo Smolin «il mondo è organizzato nel modo in cui lo percepiamo: tutto quello che è reale lo è in un determinato momento, che fa parte di una successione di momenti».
Secondo molti fisici, invece, esiste una realtà altra e il tempo non è reale. Qual è il loro errore? «Si tratta di un’affermazione vecchia, derivante dall’idea che il tempo scompare se descriviamo il mondo matematicamente».

Ma esiste un solo universo o ne esistono molti? «Sono stato uno dei primi a sostenere l’esistenza di molti universi - il termine multi-verso indica un insieme di universi coesistenti al di fuori del nostro spazio tempo – ma mi sono reso conto che, se è vero che ogni ipotesi scientifica deve essere verificata, in questo caso sarebbe stato molto difficile fare delle previsioni. Oggi ho cambiato decisamente opinione e credo che l’idea che esistano altri universi oltre a quello che conosciamo, oppure delle copie di esso, sia assolutamente da rifiutare».

Le leggi della natura possono modificarsi ed evolversi: «è sbagliato pensare che un fisico sia un dio e che le leggi siano eterne, anche se restano valide per un lungo periodo. L’universo non è fermo ma si è evoluto, e io suppongo che le leggi della natura siano un risultato dell'evoluzione. Le leggi non hanno alcun senso al di fuori del tempo».

Smolin ha concluso affermando che «il passato non è reale, lo è solo il presente. Anche il futuro è reale, ma non è fisso: noi cerchiamo di fare previsioni, ma non possiamo. Il tempo è reale e tutto quel che è reale è situato nel tempo: non esiste nulla al di fuori di esso. Il futuro non lo è ora ma lo sarà, ed è parzialmente aperto sia politicamente che socialmente».

Genova, 28 ottobre 2009

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