Venerdì 23 ottobre la conferenza di Luc Montagnier, Premio Nobel per la medicina 2008, ha inaugurato il Festival della Scienza. Il celebre virologo ha scoperto il virus dell'HIV, che provoca la sindrome da immunodeficienza: l'AIDS. La conferenza è stata preceduta dalla proiezione del trailer del documentario HIV. The story of a Killer, a cura di Luca Giberti, unanticipazione in anteprima mondiale a Genova.
«La scoperta di Montagnier ha sollevato un acceso dibattito, che ha coinvolto tutta la società: dalla scienza alla politica, fino alleconomia», ha spiegato Vittorio Colizzi, dell'Università di Roma Tor Vergata, «Montagnier ha mostrato che il virus ha origine africana e ha studiato il rapporto tra le infezioni e lambiente. Ci sono zone dove è più facile che il virus si modifichi a causa delle cattive condizioni di vita degli abitanti. Altrove il virus viene tenuto sotto controllo».
Oggi lAIDS è ancora un problema mondiale: da due a tre milioni di persone muoiono per questa malattia. Cosa fare? «La medicina punta sulla prevenzione di patologie come lAIDS e il cancro», ha spiegato Montagnier, «i nuovi strumenti che abbiamo a disposizione si basano sul Dna e sul genoma umano: si tratta di tecniche che ci aiutano a prevenire le mutazioni dei geni». Ecco la proposta dello studioso: «è necessario sviluppare un vaccino terapeutico da adattare a fini profilattici o preventivi».
Ad oggi di AIDS non si guarisce. Anche nei pazienti che rispondono bene alle cure, una volta terminata la terapia, il virus torna: «la cura classica non porta alla guarigione, ma migliora la qualità della vita del paziente. Tra i problemi che dobbiamo affrontare cè la morte dei linfociti non infettati: si suicidano a causa dello stress ossidativo, che indebolisce il sistema immunitario. Questo stress può provocare un tumore, che diventa la causa di morte del paziente. Per salvare il mondo abbiamo bisogno della ricerca, in ambito pubblico ma anche privato. Per i paesi europei è vitale avere dei ricercatori e creare innovazioni», ha concluso Montagnier.
Genova, 23 ottobre 2009