Venerdì 23 ottobre la prima di 2984, diretto da Emanuele Conte e tratto da 1984 di George Orwell. Lo spettacolo, in replica fino al 7 novembre, è una co-produzione del Teatro della Tosse e del Festival della Scienza.
Il controllo dellinformazione, la propaganda politica, il totalitarismo, lannientamento dei sentimenti sono i temi centrali di questo adattamento, coinvolgente e attualissimo, realizzato da Enrico Remmert e Luca Ragagnin.
Il pubblico è parte attiva della storia ed è chiamato a partecipare in prima persona. Entrando in una Sala Campana rivoluzionata per loccasione, è necessario indossare tute identiche, che confondono gli attori con gli spettatori. La sala è priva di poltrone e di palcoscenico.
Il pubblico viene diviso in due gruppi, quello dei maschi e quello delle femmine: la negazione del contatto tra i sessi è uno dei temi fondamentali della storia.
I tre protagonisti, Smith, Julia e OBrien, sono sottomessi al potere del Grande Fratello. Il regime vede tutto. Trasgredire porta a morte certa.
La perdita dellidentità, che coinvolge anche gli spettatori, è accompagnata da immagini video inquietanti.
In scena alcuni tra gli attori storici della Tosse, come Enrico Campanati e Bruno Cereseto, e i giovani Andrea Di Casa e Marina Remi.
In video anche un cameo d'eccezione: Enrico Ghezzi interpreta il ruolo del capo della resistenza Goldstein. Il critico cinematografico si è prestato ad un divertente gioco autolesionistico: gli attori, seduti tra il pubblico su panche di legno tutte uguali, lo coprono di insulti quando la sua immagine compare su uno dei ventidue televisori in scena.
Genova, 23 ottobre 2009