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Buchi Neri, l’altra faccia dell’infinito

La sera di lunedì la forza gravitazionale dei misteriosi buchi neri attrae una folla da stadio nella Sala del Maggior Consiglio. Studenti, appassionati e curiosi dell’oscuro fenomeno accorrono per la proiezione del film Buchi Neri, l’altra faccia dell’infinito di Thomas Lucas, grande regista e autore di documentari scientifici realizzati da NASA, Discovery Channel e National Geographic Television. La genialità del regista sta nella sua capacità di rendere l’idea di un fenomeno complesso e non rappresentabile: in sostanza il film rende visibile l’invisibile simulando un viaggio all’interno di un buco nero, corpo invisibile per definizione.

La proiezione del documentario è introdotta da Patrizia Caraveo, direttore di ricerca all’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica. La ricercatrice non si nasconde di fronte ai problemi della divulgazione astronomica:” Gli astrofisici sono coloro che producono i risultati, i registi come Thomas Lucas sono coloro che, attraverso la loro arte, aiutano a renderli palpabili e coinvolgenti” “Lo studio dei buchi neri - prosegue Caraveo - è una realtà giovane. Le loro dimensioni variano da piccoli, medi, grandi e mostruosi, meglio noti come i mostri del cielo. Il buco nero è il risultato finale del collasso di una stella gigante. Eta Carinae è la stella più vicina alla terra, candidata a breve, tra qualche migliaio di anni, a dar vita a un buco nero”. La professoressa spiega anche che: “Non è possibile vedere direttamente un buco nero. Ma è possibile determinare la sua esistenza attraverso gli effetti gravitazionali che esercita o produce sullo spazio circostante”.

Il film Buchi neri, l’altra faccia dell’infinito, finanziato dalla NASA e prodotto dal Museum of Nature & Science di Denver, inizia con il lancio in orbita del satellite Swift decollato da Cape Canaveral, Florida, il 20 novembre 2004. Una volta accompagnato il satellite al punto di osservazione, lo spettatore viene catapultato in un viaggio intorno alle stelle, seguendone lo spettacolare ciclo di vita. L’esplosione di una supernova coinvolge lo spettatore fino alla sua caduta dentro un buco nero e l’attraversamento dell’orizzonte degli eventi, dove spazio e tempo smettono di esistere.

Genova, 26 ottobre 2009

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