Festival della Scienza

Contenuti del sito

Contenuto della pagina - Torna su


Complesso monumentale di Sant'Anna alla Misericordia

Nel 1910 il Ridotto del Teatro Politeama divenne la sede della Civica Galleria d’Arte Moderna di Palermo. Le ragioni di tale scelta furono motivate dal valore emblematico del monumento, che testimoniava la esaltante stagione della Belle Époque, e dalla sua stessa collocazione nel cuore della città moderna. Dopo quasi un secolo, il Museo si trasferisce nel centro storico della città, oggi luogo di ricerca e d’incontro tra le diverse identità culturali.
Nel complesso di Sant’Anna alla Misericordia è possibile distinguere tuttora le fisionomie architettoniche di una residenza privata del Quattrocento e di un convento seicentesco.
Il palazzo fu costruito intorno al 1480 dal mercante catalano Gaspare Bonet e divenne presto un modello per l’edilizia residenziale aristocratica. Nel Cinquecento vi si stabilirono i Gesuiti, ma il palazzo tornò poi brevemente in possesso dei Bonet. La successiva vendita, nel 1618, ai Padri Francescani determinò la necessità di un ampliamento dell’edificio con la costruzione del convento che si protrasse per tutto il Seicento.
Nel Settecento il complesso subì notevoli danni a causa di due terremoti e fu ulteriormente modificato in seguito alla realizzazione di nuovi dormitori per i frati. Nel XIX secolo, il dissesto finanziario della comunità francescana fu causa della trasformazione di alcuni spazi in case d’affitto.
L’insediamento delle Regie Scuole Normali e la soppressione degli ordini religiosi nel 1866 stravolsero definitivamente i connotati architettonici del convento francescano.
I lavori di restauro del complesso monumentale di Sant'Anna sono stati curati dal Settore Centro Storico del Comune di Palermo, con la consulenza per l'allestimento museografico di Alessandra Raso, Stefano Testa e Matteo Raso per Cliostraat .