La società-mondo che si affaccia oggi sul pianeta è una forma vivente radicalmente nuova rispetto a qualsiasi assetto societario emerso dalla comparsa dellanimale sapiens/demens per dirla con Edgar Morin. E' la prima forma societaria a non essere regolata da un principio gerarchico automaticamente riconosciuto come tale da tutti (seguito o contrastato). La prima a essere irreversibilmente priva di un epicentro organizzatore, e dunque permanentemente conflittuale nel bene come nel male. Ciò comporta un forte spiazzamento delle abitudini di pensiero e dazione date per scontate, non soltanto nei pochi secoli detti modernità, ma nel corso dellintera storia umana. Siamo confrontati con una vera e propria sfida di sopravvivenza, che ci impone di saper riconoscere, per la prima volta nella storia della specie, la natura intimamente relazionale delle nostre soggettività. Una natura che la modernità ha occultato nel mito dellindividuo, e i millenni precedenti nel sacro delle identità collettive.
Biografie
Sergio Manghi
Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dellUniversità di Parma. Nella stessa Università insegna anche nel Corso di Laurea Specialistica in Infermieristica e Ostetricia, ed è membro del Collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Psicologia. Volumi recenti: "La conoscenza ecologica. Attualità di Gregory Bateson", "Il medico, il paziente e laltro", "Zidane. Anatomia di una testata mondiale", "Lo sguardo della vittima", "l soggetto ecologico di Edgar Morin. Verso una società-mondo".